14 SETTEMBRE 2020
Con la Risposta ad interpello n. 313, pubblicata il 4 settembre 2020, l'Agenzia delle Entrate si esprime in merito alla natura commerciale dell'attività svolta dal Comune ai fini dell’applicazione, quale "committente", dell'art. 17-bis del D.Lgs. 241/1997 (la norma che obbliga i committenti a verificare il versamento delle ritenute sui dipendenti da parte delle imprese appaltatrici, con l'eventuale conseguenza della sospensione dei pagamenti), in quanto l'ente istante riteneva che i Comuni fossero esclusi da tale adempimento: l'Agenzia conferma invece l'applicazione della disciplina in oggetto anche agli enti territoriali, precisando che, al fini di individuare la natura "commerciale" dell'attività svolta, l'articolo 17-bis opera nell'ambito delle disposizioni che disciplinano gli obblighi di sostituzione d'imposta nel reddito di lavoro dipendente e in quello ad esso assimilato, per cui è dell'avviso che, ai fini dell'applicazione della norma in oggetto, l'ente (nel caso di specie il Comune istante) deve verificare la natura commerciale dell'attività svolta, diversa da quella istituzionale, in base alle regole previste ai fini delle imposte dirette, a nulla rilevando la natura commerciale ai fini dell'IVA.