30 GIUGNO 2020
Con la sentenza n. C-472/19 dell' 11 giugno 2020 la Corte di giustizia europea si è espressa in merito alla corretta interpretazione dell'art. 38, comma 9, della Direttiva 2014/23/UE, sancendo il diritto, per l'operatore economico condannato definitivamente per uno dei reati previsti da tale normativa e soggetto, per tale ragione, a un divieto automatico di partecipare alle procedure di aggiudicazione dei contratti di concessione, di avere la possibilità di fornire la prova di aver adottato misure correttive idonee a dimostrare il ripristino della sua affidabilità.