8 MAGGIO 2020
Con la pronuncia del 20 aprile 2020, n. 2486, in parte innovativa nel panorama giurisprudenziale, il Consiglio di Stato affronta quella che viene definita una “questione di sistema”, ovverosia la conformità al modello dell’appalto pubblico di una lex specialis che imponga al concorrente determinati vincoli rispetto all’offerta da presentare (nel caso specifico, veniva richiesto un monte ore minimo inderogabile per lo svolgimento del servizio di pulizie), propendendo infine per l’ammissibilità di una simile formulazione degli atti di gara.
I Giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto che rientri nella valutazione organizzativa dell’amministrazione appaltante l’identificazione delle caratteristiche della prestazione contrattuale ad essa stessa necessaria e per la quale va alla ricerca di un contraente adeguato, e la relativa definizione nella legge di gara, eventualmente potendo anche prevederne il mancato rispetto come causa di esclusione.
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