7 FEBBRAIO 2020
Nella complessa materia dei contratti pubblici quella della modificabilità o meno dei costi della manodopera assurge a ruolo di grande attualità, come è confermato dalla recente sentenza del Consiglio di Stato (Sez. V, n. 389 del 16 gennaio 2020).
In tale decisione il Giudice Amministrativo ha ritenuto che, anche nel caso in cui sia intervenuta in sede di giustificazioni una modifica dell’importo destinato ai costi della manodopera per come dichiarato in offerta economica, detta modifica deve essere ritenuta legittima purché non alteri la congruità complessiva dell’offerta.
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