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Videosorveglianza: dal Viminale 24,5 milioni ai Comuni

24 NOVEMBRE 2025

Sono 24,5 i milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Interno ai Comuni per il 2024 al fine di potenziare i sistemi di videosorveglianza urbana. Con il decreto del 12 novembre 2025, il ministro Piantedosi ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti ammessi, selezionati sulla base dei criteri fissati dal D.M. 27 dicembre 2024. Su 1.666 domande presentate, 336 hanno ottenuto il finanziamento. Particolare attenzione è riservata al Comune di Caivano, cui spettano 250 mila euro, come già previsto dalla normativa vigente.

 
La misura del Viminale: quadro normativo e obiettivi
 
Il decreto del Ministro dell’Interno del 12 novembre 2025 conclude la procedura di selezione dei progetti presentati dagli enti locali per accedere alle risorse destinate alla videosorveglianza urbana per l’anno 2024. Il provvedimento si inserisce nel solco degli stanziamenti previsti dal d.l. 14/2017, che ha introdotto i Patti per la sicurezza urbana, e delle successive integrazioni normative che hanno progressivamente ampliato la dotazione finanziaria destinata agli impianti di controllo elettronico del territorio.
Come emerge dal decreto, la somma complessiva disponibile per il 2024 ammonta a 24,5 milioni di euro, importo determinato a seguito dell’incremento della relativa autorizzazione di spesa previsto dalla legge 197/2022, dal d.l. 123/2023 e dal riparto delle risorse del Fondo unico giustizia.
L’obiettivo istituzionale della misura è chiaro: supportare gli enti locali nel rafforzare le proprie infrastrutture tecnologiche di sicurezza, sia in chiave preventiva sia a supporto delle attività investigative delle Forze di polizia.
 
La graduatoria 2024: criteri, punteggi e ripartizione territoriale
 
L’istruttoria delle domande è stata affidata a una Commissione di valutazione nominata il 25 luglio 2025, che ha attribuito i punteggi sulla base dei criteri fissati dall’art. 6 del D.M. 27 dicembre 2024 (tra cui indice di delittuosità, popolazione residente e qualità tecnica del progetto).
La Commissione ha dapprima formato una graduatoria provvisoria (7 ottobre 2025), poi corretta per garantire l’equilibrio territoriale richiesto dall’art. 7, comma 2 del decreto interministeriale. In particolare, è stata verificata la rappresentatività delle regioni del Mezzogiorno — Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna — come previsto dalla normativa.
Il risultato è una graduatoria definitiva che seleziona 336 enti locali, i cui progetti sono finanziati in ordine di posizione fino all’esaurimento della disponibilità economica.
Il decreto assegna al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza il compito di procedere alle successive attività amministrative di riparto e assegnazione.
 
Il caso Caivano: 250 mila euro per potenziare la sicurezza
 
Il decreto conferma l’attenzione istituzionale verso il Comune di Caivano, destinatario di un finanziamento dedicato pari a 250.000 euro.
La cifra deriva da una previsione normativa specifica introdotta dal d.l. 123/2023, che individua per Caivano una quota minima di risorse, in relazione alle esigenze di rafforzamento degli strumenti di controllo e contrasto alla criminalità. Tale importo coincide con la richiesta progettuale presentata dal Comune e approvata in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il progetto sarà finanziato indipendentemente dalla posizione in graduatoria, seguendo una procedura ad hoc disciplinata dal D.M. 27 dicembre 2024.