27 GIUGNO 2024
Con la sentenza n. 19635 del 17 maggio 2024, la Corte Suprema di Cassazione, terza sezione penale, ha chiarito che, in materia di reati colposi omissivi, la responsabilità penale impone di verificare in concreto la violazione della regola cautelare e la prevedibilità ed evitabilità dell'evento dannoso. In caso di omicidio colposo per incidente stradale, il rispetto del limite massimo di velocità non esclude la responsabilità del conducente se l'evento è riconducibile alla violazione delle regole di condotta stabilite dagli articoli 141 e 142 del codice della strada, che impongono di adeguare la velocità alle condizioni della strada, del traffico e del veicolo. Il principio dell'affidamento trova temperamento nel principio secondo cui l'utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui, purché ragionevolmente prevedibile.