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Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi

12 DICEMBRE 2022

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 2/11/2022 è stato pubblicato il Decreto del  Ministero della Transizione Ecologica 19/10/2022 recante "Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi".

Lo scopo della Riforma in capo al MASE è quello di migliorare l'impronta ecologica degli eventi culturali attraverso l'inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati, promossi o organizzati dagli enti pubblici.

Per “evento” sottoposto a Criteri Ambientali Minimi si intende ogni manifestazione, avvenimento, cerimonia o altra iniziativa a carattere culturale, artistico, celebrativo, sportivo, professionale e commerciale.

Eventi soggetti all’applicazione dei presenti CAM:

- Manifestazioni artistiche;
- Rievocazioni storiche;
- Eventi enogastronomici;
- Rassegne e festival musicali, teatrali, cinematografici;
- Mostre ed esposizioni;
- Eventi sportivi;
- Convegni, conferenze, seminari;
- Fiere.

I criteri ambientali previsti includono:

- la riduzione dell’uso di carta e stampe;
- l’uso di materiali ecocompatibili;
- l’allestimento di palcoscenici con materiali riciclati e riutilizzati e con arredi sostenibili;
- l’utilizzo di gadget a basso impatto ambientale;
- l’individuazione dei luoghi in base al criterio della protezione della biodiversità;
- la fornitura di servizi, a basso impatto ambientale, di ristorazione e trasporto all’evento di persone e materiali;
- la promozione del risparmio energetico nell’organizzazione dell’evento.

Fra i criteri sociali si annoverano:

- la promozione dell’accessibilità per le persone con disabilità;
- la promozione di sbocchi occupazionali per giovani, disoccupati di lunga durata, persone appartenenti a gruppi svantaggiati (ad es. lavoratori migranti e le minoranze etniche);
- la garanzia della parità di accesso alle gare d’appalto per le imprese di cui sono titolari, o dipendenti, persone appartenenti a particolari gruppi etnici o minoranze (in particolare cooperative, imprese sociali e organizzazioni senza scopo di lucro);
- la promozione del “lavoro dignitoso”, inteso come diritto a un lavoro produttivo liberamente scelto;
- il rispetto dei principi e diritti fondamentali sul lavoro;
- il salario dignitoso, la protezione sociale e il dialogo sociale.

L’applicazione sistematica e omogenea di questi criteri consentirà la diffusione di tecnologie/prodotti più sostenibili e supporterà l’evoluzione del modello operativo degli operatori di mercato, spingendoli ad adeguarsi alle nuove esigenze della Pubblica Amministrazione.