
Demolizione e sequestro penale: quando è possibile intervenire sull'immobile abusivo
Il Consiglio di Stato, (Sez. VII), con la recente sentenza del 9 giugno 2025 n. 4978, ha confermato un principio ormai consolidato in materia di abusi edilizi: la presenza di un sequestro penale non annulla, né sospende la legittimità dell’ordinanza amministrativa di demolizione di un manufatto abusivo.
2 LUGLIO 2025
Il Consiglio di Stato, (Sez. VII), con la recente sentenza del 9 giugno 2025 n. 4978, ha confermato un principio ormai consolidato in materia di abusi edilizi: la presenza di un sequestro penale non annulla, né sospende la legittimità dell’ordinanza amministrativa di demolizione di un manufatto abusivo. I due provvedimenti – amministrativo e penale – sono giuridicamente compatibili, anche se destinati a produrre effetti distinti. Il sequestro penale, infatti, può soltanto differire l’esecuzione dell’ordine repressivo, ma non ne compromette la validità.
Termini sospesi, obbligo attivo del privato
Il sequestro non comporta una
sospensione automatica e generalizzata: il responsabile dell’abuso ha comunque la facoltà – e in alcuni casi l’interesse – a richiedere il dissequestro all’autorità giudiziaria, al fine di ottemperare all’ordine demolitorio ed evitare sanzioni ulteriori, come l’acquisizione del bene al patrimonio comunale. In ogni caso, i giudici chiariscono che il termine per ottemperare non decorre fintanto che il bene resta sotto sequestro: l’amministrazione potrà quindi considerare l’eventuale inottemperanza solo una volta che l’immobile sia stato restituito alla disponibilità del soggetto.
Autonomia dei procedimenti e funzione della demolizione
La sentenza si inserisce in un filone giurisprudenziale che rafforza l’autonomia delle misure amministrative rispetto a quelle penali. L’effettiva rimozione delle opere abusive resta infatti un obiettivo dell’amministrazione, anche se
condizionata da vincoli temporanei. Il Consiglio di Stato ricorda inoltre che il giudice penale può subordinare la sospensione condizionale della pena alla
demolizione dell’opera, proprio per eliminare le conseguenze dannose del reato.
Uno strumento per rafforzare il potere repressivo
La pronuncia rappresenta un ulteriore chiarimento per le amministrazioni comunali, che possono adottare e mantenere validi i propri provvedimenti anche in presenza di sequestri, attendendo il dissequestro per renderli esecutivi. Per i responsabili degli abusi, si conferma la necessità di vigilare attivamente sullo stato dei procedimenti penali e attivarsi, quando possibile, per la piena esecuzione dell’ordine di demolizione.