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Inammissibile l'aggiudicazione di un appalto senza certificazioni

L'ANAC, con doppio parere di funzione consultiva, ha evidenziato che nelle verifiche non vale il silenzio-assenso dei 30 giorni

8 DICEMBRE 2023

La stazione appaltante non può avvalersi del silenzio-assenso, e dare per acquisite le verifiche trascorsi 30 giorni dalla richiesta. Ad affermarlo è l'ANAC che, con un doppio parere di funzione consultiva, il n. 57/2023 e il 57-bis/2023, ha ricordato che dal 1° gennaio 2024, entrerà in vigore l’E-Procurement e la piena interoperatività del sistema di interconnessione tra le diverse banche dati. Nel frattempo, ha evidenziato l'ANAC, occorre richiedere l’attestazione direttamente alle amministrazioni certificatrici, e aspettare che tale certificazione arrivi.

Il quesito era stato posto all'ANAC da due importanti stazioni appaltanti, una grande regione del Nord Italia, e una Direzione generale del Ministero Infrastrutture.

Può un’Amministrazione aggiudicare una gara d’appalto anche senza aver acquisito e verificato tutta la certificazione in possesso delle varie banche dati sull’operatore economico aggiudicatario avvalendosi del silenzio assenso? In altre parole, se entro 30 giorni dall’attivazione dei controlli non sono giunte risposte, si può procedere “come se” i requisiti fossero stati acquisiti?

Queste in sintesi le domande poste all'Autorità.

I rilievi dell'ANAC

L'ANAC ha risposto che, in base alla legislazione attuale, “l’aggiudicazione viene disposta dalla stazione appaltante dopo aver effettuato positivamente il controllo dei requisiti in capo all’aggiudicatario, successivamente al quale il contratto potrà essere stipulato o ne potrà essere iniziata l’esecuzione in via di urgenza”.