Secondo il Consiglio di Stato l'omesso inserimento delle prescrizioni nell'atto finale di un procedimento di bonifica determina una violazione
27 NOVEMBRE 2020
Con sentenza n. 7117 del 17 novembre 2020 la Sez. IV del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da una s.p.a. contro la decisione con cui il TAR aveva annullato l’atto finale di un procedimento di bonifica in cui l’appellante era coinvolta. Nello specifico, il Tribunale aveva accolto le ragioni presentate dal proprietario dell’area, che aveva contestato la regolarità dell’iter amministrativo avente, appunto, ad oggetto la bonifica del sito su cui la s.p.a. aveva svolto attività di cava e sul quale, in seguito ad analisi eseguite su campioni di terreno, erano stati evidenziati superamenti dei valori limite di concentrazione soglia di rischio (CSC) previsti nella colonna A, tab.1, All. 5,parte IV del D.Lgs. n. 152/2006.