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Riforma dei concorsi pubblici: breve rassegna delle disposizioni principali

I tratti principali della nuova disciplina in materia, come tracciata dal Decreto Aprile

14 APRILE 2021

In attesa della circolare recante le indicazioni operative, in corso di elaborazione presso il Dipartimento della Funzione pubblica, è possibile ricavare le direttrici essenziali della nuova disciplina in materia di concorsi pubblici attraverso la lettura dell'art. 10 del decreto legge n. 44/2021, cd. Decreto Aprile. Il provvedimento citato reca la modifica permanente delle regole relative allo svolgimento delle procedure concorsuali. Sono inoltre delineate le modalità di svolgimento per i bandi pubblicati prima del 1° aprile, "qualora non sia stata svolta alcuna attività": sono dunque esclusi i concorsi per i quali siano già avviate le procedure preselettive o orali.

In considerazione della fase di emergenza, la norma consente alle amministrazioni di bandire i concorsi prevedendo una sola prova scritta, mentre la prova orale diviene facoltativa. Sarà inoltre obbligatorio approntare i necessari strumenti informatici e digitali funzionali tanto all'organizzazione quanto all'effettiva attuazione delle procedure, mentre è rimessa alla discrezionalità degli enti la possibilità di svolgere la prova orale in videoconferenza. Dev'essere ad ogni modo garantita la pubblicità, la corretta identificazione dei partecipanti e il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Ha suscitato qualche perplessità l'attivazione di una fase di preselezione incentrata sulla cernita dei titoli legalmente conosciuti, nonché sull'eventuale esperienza professionale accumulata, in quanto potrebbe rivelarsi una condizione ostativa al reclutamento dei candidati più giovani. Le PA potranno avvalersi di più sedi atte ad ospitare le procedure concorsuali, come sancito tra l'altro dall'art. 247 del Decreto Rilancio.