
Fabbisogni standard e fondi locali, i Comuni chiedono un cambio di rotta
24 GIUGNO 2025
La Conferenza Stato-Città esamina i decreti per il 2025 e il 2024: approvazioni condizionate da rilievi tecnici e richieste di revisione.
Nel corso della Conferenza Stato-città di ieri 24 giugno 2025 sono stati esaminati due provvedimenti chiave per gli enti locali: il decreto per l’adozione della nota metodologica relativa all’aggiornamento dei fabbisogni standard dei Comuni per il 2025 e il decreto di riparto del fondo per la promozione dell’economia locale relativo al 2024.
L’Anci, per voce del delegato alla finanza locale Alessandro Canelli, ha espresso parere favorevole su entrambi i testi, ma non senza rilievi. Per quanto riguarda i fabbisogni standard, l’Associazione ha ribadito l’urgenza di integrare il metodo di calcolo con indicatori di prezzo e di costo specifici per ogni servizio. Obiettivo: allineare i coefficienti alla reale dinamica dei costi sostenuti dai Comuni, come sollecitato anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio.
Canelli ha inoltre ricordato l’introduzione, con la legge di bilancio 2025, della quota statale “verticale” per la perequazione: una novità che porterà nuove risorse per circa 4.000 Comuni. Tuttavia, ha sottolineato, la metodologia oggi in uso resta insoddisfacente, poiché non considera pienamente inflazione, indebitamento pregresso e dimensione demografica.
Sul fondo per la promozione dell’economia locale, l’Anci chiede infine l’attivazione urgente di un tavolo tecnico per semplificare una normativa che oggi risulta di difficile applicazione e poco efficace nell’utilizzo delle risorse disponibili. Una proposta di modifica, già trasmessa nel 2024, potrebbe rappresentare il punto di partenza per la revisione.