14 SETTEMBRE 2022
Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato sette nuovi Avvisi, per un valore totale di 310 milioni di euro. Le risorse sono concentrate su quattro strumenti fondamentali: l’identità digitale (SPID/CIE), il sistema di pagamenti pagoPA, il punto unico di accesso per i servizi pubblici app IO e la nuova Piattaforma Notifiche Digitali, che ha l’obiettivo di semplificare e rendere certa la notifica degli atti amministrativi con valore legale verso cittadini e imprese, con un risparmio di tempo e costi.
Sul sito PA digitale 2026 è possibile visionare l’elenco degli Avvisi disponibili per ogni PA beneficiaria. Al rafforzamento delle piattaforme abilitanti sono destinati 230 milioni di euro, così suddivisi: 30 milioni per l’implementazione dell’identità digitale (SPID/CIE), 130 milioni per pagoPA e 70 milioni per l’app IO. Possono partecipare tutti i Comuni italiani e, a seconda del tipo di Avviso, ASL, Enti Regionali, Scuole, Università, Istituti di ricerca e AFAM, Province e PA Centrali.
In aggiunta queste iniziative, attraverso lo stesso sito i Comuni italiani possono richiedere risorse per usufruire della Piattaforma Notifiche Digitali (PND). Con questo nuovo servizio i Comuni beneficiari potranno inviare in maniera rapida e sicura atti amministrativi a valore legale verso persone fisiche e giuridiche. Cittadini e imprese potranno quindi accedere all’atto notificato in qualsiasi luogo e momento tramite diversi canali di accesso digitali, come per esempio la PEC, l’app IO o sul portale PND, attraverso un link ricevuto direttamente via mail/sms. Un sistema di notifica digitale permetterà alla PA di abbattere le spese vive legate all’attuale processo di notifica (stampa cartacea e spedizione degli atti), consentendo anche di ridurre una cospicua parte del contenzioso e i relativi costi di gestione.
L’Avviso mette a disposizione dei Comuni 80 milioni di euro per integrare due tipologie di servizi: uno obbligatorio, per la notifiche di violazione del codice della strada, e uno a libera scelta tra sei tipologie di atti: riscossione Tributi, riscossione entrate patrimoniali, sollecito pagamento servizi scolastici, comunicazioni relative ad ufficio anagrafe, ordinanze comunali, comunicazioni relative a riscossioni coattive e ingiunzioni fiscali.
Per poter richiedere il finanziamento non servirà presentare alcun progetto, ma basterà seguire il percorso guidato all’interno di PA digitale 2026, ed ottenere così un voucher economico predefinito in base a tipologia di Ente, dimensione e specifici parametri definiti in fase di candidatura. Le risorse economiche previste dal voucher saranno poi erogate ai singoli enti a seguito della verifica da parte del Dipartimento del raggiungimento degli obiettivi previsti dai singoli Avvisi.
Fonte: Il Giornale dei Comuni