18 FEBBRAIO 2020
Nell’ambito della discussione in Parlamento sul decreto Milleproroghe sono stati approvati due emendamenti relativi ai piccoli Comuni. In particolare, negli enti locali che hanno una popolazione inferiore a 5 mila abitanti, le spese sostenute per la gestione dei Segretari comunali sono a carico del bilancio dello Stato. Garantita loro anche un’assistenza tecnica per l’accesso ai fondi Ue. Introdotto pure un emendamento per la sanità che prevede l’impiego degli specializzandi dal terzo anno, che segue comunque un accordo tra ministeri della Salute, Università e Regioni.
Punto interrogativo, invece, sulla mini moratoria per le spese pagate in contanti che secondo la manovra non darebbero diritto alle detrazioni fiscali del 19% nelle dichiarazioni dei redditi 2021. Previsto lo slittamento al 2020 dell’imposta unica dei tributi comunali e la predisposizione d’interventi nelle zone ad alta pericolosità o rischio idraulico. Ciò implica un minor tempo per i Comuni anche per presentare le spese di progettazione definitiva ed esecutiva. Spese da considerarsi relative a interventi di messa in sicurezza del territorio idrogeologico, e di maggior efficienza energetica delle scuole, degli edifici pubblici, del patrimonio comunale. Per valutare ulteriori modifiche al decreto si attende ora il termine della discussione in Parlamento.