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La direttiva del Ministero dell’Interno per l’accesso in carriera dei nuovi segretari comunali

Una circolare del Viminale chiede alle Prefetture di vigilare sugli eccessi dell’istituto

20 GIUGNO 2025

Nell’art. 1 della direttiva emessa dal Ministero dell’Interno in data 9 maggio, è ribadito il “il fabbisogno dei segretari comunali e provinciali, per l’anno 2025, in 98 unità, ai fini dell’accesso in carriera di nuovi segretari, per l’intera quota delle facoltà assunzionali”.

Il 7 maggio è stato approvato definitivamente il Decreto PA, d.l. 25/2025 tramite il quale entra in vigore l’art. 9, comma 2-bis che impone nuovi obblighi per ogni neo-iscritto segretario comunale, il quale dovrà “partecipare annualmente ad almeno sei procedure di nomina pubblicizzate per la copertura delle sedi di segreteria della sezione regionale dell’albo di iscrizione per le quali è in possesso dei requisiti per la nomina ovvero, in mancanza, presso altre sezioni regionali, dandone comunicazione all’albo di competenza.”. In caso di inosservanza, il segretario comunale subirebbe la cancellazione dall’albo. Tuttavia, la parte del decreto più vincolante è quella a norma delle conseguenze della mancata nomina dopo 5 anni previo superamento del concorso. In questo caso il neo-segretario “Qualora non consegua la prima nomina entro il termine massimo di cinque anni dall’iscrizione all’albo, è comunque cancellato dall’albo”. L’obiettivo del decreto è quello di concretizzare un sistema più versatile per evitare di riempire l’albo di futuri segretari mai nominati.