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Oltre 450 Comuni passano alla firma digitale: la definizione delle modalità per la richiesta

Rilascio delle firme elettroniche remote agli ufficiali di Stato Civile per un’amministrazione comunale verso il mondo digitale: la circolare del Ministero dell’Interno (DAIT), 16 maggio 2025, n. 48

30 MAGGIO 2025

La circolare n. 48 del 16 maggio 2025, emanata dalla Direzione Centrale per i Servizi Demografici del DAIT (Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali) definisce le modalità operative per l’implementazione dell’Archivio Nazionale informatizzato dei registri dello Stato Civile (ANSC). Al centro del provvedimento, la richiesta e il rilascio delle firme elettroniche remote agli ufficiali dello stato civile, passaggio chiave per la sottoscrizione digitale degli atti demografici.

Dopo una prima fase di sperimentazione che aveva coinvolto solamente 10 Comuni, dal 31 ottobre 2023 è possibile per tutti i Comuni entrare a far parte dell’ANSC previa una fase di “adozione controllata” per monitorare l’inserimento del digitale nelle procedure svolte. 
Ad oggi sono a quota a 450 i Comuni italiani che hanno adottato gli atti di Stato Civile in modalità esclusivamente digitale ma sono in continua crescita.
In particolare il sistema vuole predisporre i cittadini a firmare tramite SPID o in modalità analogica. L’atto necessita della controfirma digitale remota dell’ufficiale di Stato Civile, il quale sarà dotato gratuitamente di dispositivi di firma elettronica.