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Recovery Plan: investimenti per infrastrutture sociali, politiche del lavoro e soggetti fragili

Il dipartimento welfare dell'ANCI ha pubblicato un'apposita nota di lettura per illustrare gli ambiti di intervento delle riforme

5 MAGGIO 2021

Il Consiglio dei ministri ha approvato sabato 24 aprile il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Recovery Plan), inviato venerdì scorso alla Commissione UE affinché riceva il placet di Bruxelles. Al riguardo il dipartimento welfare dell'ANCI ha elaborato una nota di lettura in cui si prendono in esame le risorse assicurate a ciascun ambito nonché il relativo vincolo di destinazione.

Per i progetti in materia di infrastrutture sociali, famiglie comunità e terzo settore il piano riserva ben 11,16 miliardi, in attesa del miliardo e mezzo aggiuntivo che sarà corrisposto in base al programma REACT UE. Nello specifico, 1,45 miliardi saranno destinati a servizi sociali, disabilità e marginalità sociale, mentre i restanti 9 miliardi serviranno per attuare iniziative di rigenerazione urbana e di housing sociale. Il coordinamento generale è affidato al Ministero del Lavoro, mentre della concreta realizzazione dei progetti si occuperanno i singoli Comuni o gli Ambiti. Novità anche in materia di Reddito di cittadinanza: saranno implementate le politiche attive a favore dei beneficiari del sussidio nonché rafforzati i Centri per l'impiego, in modo da garantire la collaborazione e l'integrazione con i Servizi sociali comunali.