
Bonus rifiuti e nuova quota UR3a: cosa devono fare i Comuni entro il 2025
10 GIUGNO 2025
Dal 1° gennaio 2025 è in vigore il bonus sociale rifiuti previsto dal DPCM 21 gennaio 2025, che introduce un’ulteriore componente perequativa (UR3a) di 6 euro per tutte le utenze, domestiche e non. Una misura che alimenterà un fondo nazionale destinato a finanziare uno sconto del 25% sulla TARI/Taric per i nuclei con ISEE inferiore a 9.530 euro.
Sebbene il DPCM sia stato pubblicato solo a fine marzo e la deliberazione ARERA attuativa (n. 133/2025) risalga al 1° aprile, i Comuni sono chiamati ad applicare retroattivamente la quota UR3a già nel 2025. La somma, da contabilizzare come partita di giro, potrà essere inserita in una qualsiasi rata della bolletta TARI 2025, o eccezionalmente nel primo avviso del 2026. Le tariffe possono essere approvate fino al 30 giugno.
Tuttavia, non sono ancora operative né le modalità di erogazione del bonus né il funzionamento del fondo gestito dalla CSEA. Si attende il provvedimento ARERA che disciplinerà accreditamento al Sistema SGATE e scambio dati tra INPS, Comuni e gestori. Nel frattempo, resta l’obbligo di dichiarare gli importi a CSEA entro il 31 gennaio 2026 e versare la quota UR3a entro il 15 marzo, salvo diverse indicazioni attuative.