9 GIUGNO 2025
La Cassazione con la sentenza Civile sez. V 29/5/2025 n. 14417 chiarisce definitivamente che la notifica tramite PEC di un atto impositivo tributario da un indirizzo PEC non risultante nei pubblici elenchi, non inficia "ex se" la presunzione di riferibilità della notifica al soggetto da cui essa risulta provenire, testualmente ricavabile dall'indirizzo del mittente, occorrendo invece che la parte contribuente evidenzi quali pregiudizi sostanziali al diritto di difesa siano dipesi dalla ricezione della notifica dell’atto da un indirizzo diverso da quello telematico presente in tale registro.