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Contenzioso tributario: da luglio 2023 giudice monocratico per liti fino a 5.000 euro

6 MARZO 2023

Per i ricorsi notificati dal 1° luglio 2023 la competenza del giudice tributario monocratico viene estesa alle controversie fino a 5.000 euro e non più 3.000 euro. Lo stabilisce il decreto legge 24 febbraio 2023 n. 13 (c.d. decreto per l’attuazione del PNRR), pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 24/2/2023.

Com’è noto la legge n. 130 del 31 agosto 2022 (avente ad oggetto “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari”), in vigore dal 16 settembre 2022, ha introdotto diverse novità in materia di contenzioso tributario tra cui l’istituzione delle nuove Corti tributarie (le commissioni tributarie provinciali e regionali si sono trasformate in corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado), l’ammissione della prova testimoniale, la precisazione dell’onere della prova sempre a carico dell’ente impositore, l’incentivazione della conciliazione (che potrà essere proposta dalla corte tributaria), la rivisitazione della procedura di reclamo mediazione (con aumento di responsabilità per il funzionario preposto) e la previsione di un giudice monocratico per le cause fino a 3.000 euro relativamente ai ricorsi notificati a partire dal 1° gennaio 2023.

L’importo di 3.000 euro è coincidente con il limite di valore entro cui il contribuente può difendersi in proprio.

Ora tale limite viene innalzato a 5.000 euro per i ricorsi notificati a partire dal 1° luglio 2023 (si veda l’art. 41 del d.l. 13/2023), mentre fino a tale data resterà valido – per l’individuazione della competenza del giudice monocratico – l’importo di 3.000 euro della controversia.