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IMU: gli enti non commerciali pagano l’imposta anche se la retta è simbolica

26 MAGGIO 2022

Con la decisione n. 15364 del 15/5/2022 la Cassazione ha affermato che non spetta l’esonero dall’IMU all’istituto religioso proprietario di un complesso immobiliare destinati allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali e didattiche, se non viene accertato che la retta è simbolica e inidonea a costituire una retribuzione del servizio, accogliendo il ricorso del Comune (fattispecie Ici-Imu 2010/2014).

Il giudizio di merito si concludeva favorevolmente per l’istituto religioso, ritenendo la CTR sussistenti i requisiti per usufruire dall’esonero dall’imposta, con particolare riferimento alla retta di misura tale da non poter essere considerata una remunerazione del servizio fornito.

La Cassazione precisa che le condizioni necessarie per beneficiare dell’esenzione da IMU sono le seguenti: 1) gli immobili devono essere utilizzati da enti non commerciali (medesimo requisito soggettivo); 2) devono essere destinati esclusivamente allo svolgimento delle attività tassativamente indicate (quelle assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive.