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IL CASO - Corona Virus – consegna domicilio – aspetti sanitari

2 APRILE 2020

D: a seguito del decreto di chiusura delle attività di ristorazione, alcune attività si stanno attivando per la consegna a domicilio ( prevista dal decreto). Si chiede cortesemente se il mezzo utilizzato per la consegna deve essere "comunicato" o "notificato" per la relativa registrazione sanitaria e quindi idoneo per il trasporto di alimenti.

R: Gli esercizi di somministrazione hanno da sempre potuto vendere per asporto i prodotti oggetto della propria attività, comunemente tali esercizi erano soliti consegnare o far consegnare gli alimenti a soggetti abilitati a tale forma di servizio, utilizzando, quasi sempre, dei velocipedi o del motoveicoli, che certamente non avevano o non hanno necessità di possedere specifici requisiti igienico sanitari.. Il  Governo, nella varie FAQ relative alla chiusura dei pubblici esercizi ha sempre detto che questi possono effettuare la consegna al domicilio, servendosi di una piattaforma, dopo aver ricevuto per mail o telefono la richiesta del prodotto, senza peraltro che vi possa essere contatto diretto fra l’acquirente e l’incaricato della consegna. Tutto ciò premesso si tratta  per lo più di prodotti alimentari posti in contenitori particolari e tale forma non può essere assimilata a quella svolta dal catering quando trasporta gli alimenti precotti e le relative attrezzature. In ultima analisi la verifica di tale forma di trasporto risultando di competenza della locale AUSL dovrebbe essere tale azienda ad esprimersi e per quanto a nostra conoscenza già varie aziende hanno risposto nel medesimo senso espresso nella presente risposta.Per ulteriore conferma si segnala che la Regione Veneto con nota 136128 del 27 Marzo 2020 ha indicato che  il confezionamento degli alimenti e il trasporto per la consegna al domicilio non necessitano di Segnalazione di modifica sanitaria né di comunicazione.