News

Ok in Consiglio dei ministri al Decreto Terremoto

Approvato in Cdm il decreto che introduce ulteriori interventi urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici

23 OTTOBRE 2019

Il Consiglio dei ministri n. 10 si è riunito ieri sera alle ore 23 a Palazzo Chigi per approvare alcuni rilevanti provvedimenti tra cui spicca il Decreto Terremoto: complici infatti gli incontri tra le delegazioni della maggioranza e il premier Giuseppe Conte sulla Manovra 2020, il Cdm è stato convocato solo in tarda serata. Il via libera al testo è stato preceduto da molte polemiche: da una parte alcuni rappresentanti dei territori hanno lamentato di essere stati coinvolti solo quando i giochi erano ormai chiusi. Dall’altra le opposizioni hanno accusato il Governo di una mossa elettorale in vista delle regionali umbre di domenica prossima.

 
Via libera al Decreto Terremoto: le misure
Il Consiglio dei ministri ha approvato in prima battuta il decreto legge che introduce ulteriori interventi urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici. Tra le principali disposizioni previste, il testo dispone la proroga fino al 31 dicembre 2020 dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza del sisma che ha colpito i territori delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
 
Inoltre, accogliendo le richieste manifestate dai territori interessati, il decreto stabilisce:
– la riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla c.d. “busta paga pesante”, ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall’agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%;
– per la ricostruzione privata, una procedura accelerata per l’avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti. Il controllo non verrà realizzato più a monte sul 100 % dei richiedenti, come avviene oggi, ma solo a campione sul 20 %. Restano fermi i controlli a campione a valle già oggi previsti dalla legge;
– misure per agevolare l’approvazione dei progetti per la ricostruzione, regolando le modalità e le procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto, con la previsione che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia;
– per la ricostruzione degli edifici pubblici, l’attribuzione della priorità agli edifici scolastici che, se siti nel centro storico, dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, salvo impedimenti oggettivi; in ogni caso, la destinazione d’uso dell’area in cui sorgevano non potrà essere modificata;
– per favorire lo smaltimento delle macerie, l’obbligo di aggiornamento da parte delle Regioni del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2019, al fine di individuare nuovi siti di stoccaggio temporaneo; in caso di inadempienza, l’aggiornamento sarà realizzato dal Commissario straordinario.