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Gli effetti dell’inottemperanza all’ordine di demolizione di un abuso edilizio

Il Consiglio di Stato, Sez. VI, con l’ordinanza del 19 aprile 2023, n. 3974, ha rimesso all'Adunanza Plenaria i quesiti relativi alla demolizione di un abuso edilizio

3 MAGGIO 2023

Attraverso l’ordinanza del 19 aprile 2023, n. 3974, il Consiglio di Stato, Sez. VI, ha rimesso all’Adunanza plenaria una serie di quesiti sulla natura e sugli effetti dell’inottemperanza all’ordine di demolizione di un abuso edilizio.
 
I quesiti rimessi all’Adunanza plenaria fanno riferimento ai seguenti temi. In primo luogo si chiede in quali limiti l’inottemperanza all’ingiunzione di demolizione adottata abbia effetti traslativi automatici che si verificano alla scadenza del termine di novanta giorni assegnato al privato per la demolizione. A seguire si vuole sapere se viene sanzionato l’illecito costituito dall’abuso edilizio o, invece, un illecito autonomo di natura omissiva relativa all’inottemperanza all’ingiunzione di demolizione.
 
Si vuole altresì sapere se l’inottemperanza all’ordine di demolizione configuri un illecito permanente ovvero un illecito istantaneo ad effetti eventualmente permanenti. Infine l’attenzione si sposta sul fatto che la sanzione possa essere irrogata nei confronti di soggetti che hanno ricevuto la notifica dell’ordinanza di demolizione prima dell’entrata in vigore della legge n. 164 del 2014, quando il termine di novanta giorni, di cui all’art. 31, comma 3, risulti a tale data già scaduto e detti soggetti più non possano demolire un bene non più loro, sempre sul presupposto che a tale data la perdita della proprietà in favore del Comune costituisca un effetto del tutto automatico.