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La tabella del Miur sui pagamenti 2019 ai Comuni per la mensa del personale scolastico statale

20 NOVEMBRE 2019

Il ministero dell’Istruzione ha provveduto nei giorni scorsi ai pagamenti, a titolo di rimborso ai Comuni, delle spese per la mensa del personale scolastico statale.

I contributi sono assegnati direttamente ai Comuni, secondo le modalità e i criteri di cui al comma 41, art.7 della legge 135/2012.

Le risorse assegnate potranno essere consultate nella tabella contributi mensa insegnanti 2019.

Si ricorda che l’Anci ha più volte espresso contrarietà al riconoscimento di un “contributo” per i pasti forniti dai Comuni al personale scolastico statale, in luogo del rimborso dell’intero costo di ogni singolo pasto. Questo viene infatti effettuato in proporzione al numero delle classi che accedono al servizio piuttosto che tenendo conto della platea del personale statale avente diritto alla mensa

Si attesta a 62.776.678,00 mln di euro, l’importo riconosciuto a fronte di una spesa complessiva che l’Anci stima in almeno il doppio, la cui differenza viene sostenuta con risorse proprie dei Comuni. Meno di 2,80 euro il rimborso riconosciuto ai Comuni per ciascun pasto a fronte di un importo medio di circa 6 euro.

L’estensione del tempo pieno nella scuola primaria, a partire da questo anno scolastico, con l’incremento di 2000 classi aggiuntive, comporterà un aggravio di spesa per i Comuni, relativamente al rimborso dei pasti dei 2000 docenti in più, cui vanno ad aggiungersi personale di sostegno e Ata in servizio presso le mense. Criticità già evidenziata dall’Anci.

La questione dell’esiguità del rimborso è stata posta anche all’attenzione della Conferenza Stato-Città ed Unificata dove i ministeri dell’Economia e dell’Istruzione riconoscendo la fondatezza della richiesta dell’Anci, si erano impegnati ad individuare risorse da prevedere nella scorsa Legge di Bilancio.

L’Anci chiederà nuovamente che siano previste risorse nella prossima legge di Bilancio per un importo almeno pari a quello attualmente erogato, ovvero per ulteriori 62 milioni di euro che potrà essere corrisposto anche nell’arco di un triennio.