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Fondo Piccoli Comuni, pubblicati i criteri di selezione

8 SETTEMBRE 2020

i sono voluti tre anni per arrivare alla pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, dei parametri fissati dal Ministero dell’Interno per individuare i comuni che potranno accedere al Fondo da 100 milioni di euro previsto dalla L. 158-2017 “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni”.

Le finalità previste

La Legge 158-2017 istituisce il Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, con una dotazione complessiva di 100 milioni di euro (10 milioni di euro per l’anno 2017, e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023). Queste risorse dovranno essere impiegate per: l’ambiente e i beni culturali; la mitigazione del rischio idrogeologico; la salvaguardia e la riqualificazione urbana dei centri storici;

la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici;
la promozione dello sviluppo economico e sociale;
l’insediamento di nuove attività produttive.

I dodici indicatori

Per selezionare i comuni beneficiari saranno identificati dodici indicatori che analizzano lo sviluppo economico del comune, la pericolosità ambientale e le caratteristiche della popolazione, per esempio. Per accedere al Fondo sarà necessario il possesso di almeno un parametro tra i seguenti:

– comuni collocati in aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico

– comuni caratterizzati da marcata arretratezza economica

– comuni nei quali si è verificato un significativo decremento della popolazione residente rispetto al censimento generale della popolazione effettuato nel 1981

– comuni caratterizzati da condizioni di disagio insediativo, sulla base di specifici indicatori definiti in base all’indice di vecchiaia, alla percentuale di  occupati rispetto  alla popolazione residente e all’indice di ruralità.

– comuni caratterizzati da inadeguatezza dei servizi sociali essenziali

– comuni ubicati in aree contrassegnate da difficoltà di comunicazione e dalla lontananza dai grandi centri urbani.

– comuni la cui popolazione residente presenta una densità non superiore ad 80 abitanti per chilometro quadrato.

– comuni comprendenti frazioni con le caratteristiche sopra elencate.

– comuni con territorio compreso totalmente o parzialmente nel perimetro di un parco nazionale, di un parco regionale o di un’area protetta.

– comuni istituiti a seguito di fusione

– comuni rientranti nelle aree periferiche e ultraperiferiche, come individuate nella Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese.