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Anci Risponde: l’aggio della riscossione, se frazionato nel tempo, deve essere imputato per il residuo nell’esercizio in cui sia completamente adempiuta la prestazione

26 MAGGIO 2020

In materia d’impegni riguardanti l’aggio nei confronti dei Concessionari per la riscossione, il servizio Anci Risponde (qui tutti i dettagli sul servizio stesso), interpellato da un Comune, ritiene corretto che l’ente abbia assunto l’impegno per una cifra pari all’importo previsto dalla concessione al momento in cui è stato affidato l’incarico della riscossione al Concessionario. Tuttavia nel caso in cui l’incasso non avvenga per intero nell’esercizio in cui è stato affidato detto incarico, bensì sia frazionato nel tempo in diversi esercizi, Anci Risponde ritiene che il residuo debba essere reimputato nell’esercizio in cui risulti adempiuta completamente la prestazione dalla quale scaturisce l’obbligazione per la spesa corrente.

Tale posizione scaturisce dalla lettura del Principio contabile n. 4/2 allegato al Dlgs 118/2011, il quale afferma:

”Ogni procedimento amministrativo che comporta spesa deve trovare, fin dall’avvio, la relativa attestazione di copertura finanziaria ed essere prenotato nelle scritture contabili dell’esercizio individuato nel provvedimento che ha originato il procedimento di spesa. Alla fine dell’esercizio, le prenotazioni alle quali non hanno fatto seguito obbligazioni giuridicamente perfezionate e scadute sono cancellate quali economie di bilancio. L’impegno costituisce la prima fase del procedimento di spesa – i cui elementi costitutivi sono: la ragione del debito; l’indicazione della somma da pagare; il soggetto creditore; la scadenza dell’obbligazione; la specificazione del vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio – con la quale viene registrata nelle scritture contabili la spesa conseguente a una obbligazione giuridicamente perfezionata. L’impegno si perfeziona mediante l’atto gestionale, che verifica ed attesta gli elementi anzidetti e la copertura finanziaria, e con il quale si dà atto, altresì, degli effetti di spesa in relazione a ciascun esercizio finanziario contemplato dal bilancio di previsione. Pur se il provvedimento d’impegno deve annotare l’intero importo della spesa, la registrazione dell’impegno che ne consegue, a valere sulla competenza, avviene nel momento in cui l’impegno è giuridicamente perfezionato, con imputazione agli esercizi finanziari in cui le singole obbligazioni passive risultano esigibili. Non possono essere riferite a un determinato esercizio finanziario le spese per le quali non sia venuta a scadere, nello stesso esercizio finanziario, la relativa obbligazione giuridica.

L’imputazione dell’impegno – prosegue il testo contabile – avviene:

“ – nell’esercizio in cui risulta adempiuta completamente la prestazione da cui scaturisce l’obbligazione per la spesa corrente;

– negli esercizi considerati nel bilancio di previsione, per la quota annuale della fornitura di beni e servizi nel caso di contratti di affitto, e di somministrazione e altre forniture periodiche ultrannuali…

–  riguardanti gli aggi corrisposti sui ruoli, nello stesso esercizio in cui le corrispondenti entrate sono accertate, per un importo pari a quello previsto nella convenzione per la riscossione dei tributi applicato all’ammontare delle entrate accertato, al netto dell’eventuale relativo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità”.