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"Liberiamo i sindaci": la proposta di legge ANCI illustrata in commissione alla Camera

Da attenuare la distanza tra la responsabilità e l'autonomia effettiva dei sindaci

4 NOVEMBRE 2019

“La nostra proposta di legge mira a restituire un disegno organico all’ordinamento degli Enti locali che negli anni ha subito troppi interventi poco coordinati e ponderati. Vogliamo attenuare l’enorme differenza tra la responsabilità e l’autonomia effettiva in capo ai sindaci, contribuendo così al miglioramento della vita amministrativa degli Enti locali”. Sono le parole del presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI Enzo Bianco che ha illustrato alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera la proposta di legge icasticamente denominata “Liberiamo i sindaci”, presentata dall’Associazione dei Comuni e giunta al suo primo esame parlamentare. Con lui anche il vicepresidente vicario Roberto Pella che, da componente della Commissione Bilancio, ha contribuito all’avvio del dibattito in sede parlamentare.

“Il progetto legislativo nasce dal basso ed è stato condiviso da quasi 2mila sindaci”, ha evidenziato Bianco. Il suo scopo è di rimuovere gli ostacoli che, soprattutto nei Piccoli Comuni, impediscono di svolgere un’attività continuativa e regolare nell’interesse delle loro comunità.
Per questo “Liberiamo i sindaci” parte proprio dai piccoli Enti. “Non è pensabile che un Comune con mille abitanti abbia le stesse regole di uno con 100mila. Vanno adottate – sottolinea Bianco – norme che differenziano gli adempimenti richiesti ai piccoli Comuni con personale insufficiente o non adeguatamente formato per i compiti assegnati”. In questo senso, l’ANCI sollecita l’abrogazione dell’obbligo del DUP che richiede ancora uno sforzo eccessivo ai piccoli enti. Ma, soprattutto, il definitivo superamento delle criticità che hanno bloccato i processi associativi dei Piccoli Comuni. “Serve un loro rilancio in un quadro normativo più semplice accantonando, dopo ben otto proroghe, – ha spiegato l’esponente Anci – l’obbligatorietà della gestione associata delle funzioni per un percorso su base volontaria e per ambiti territoriali”.
Venendo alla disciplina del TUEL sull’eleggibilità, Bianco ha auspicato per i sindaci pari condizioni democratiche nell’accesso a tutte le cariche elettive, superando le differenze rispetto ai presidenti di Regione. “Chiediamo che venga abrogata la norma che oggi rende ineleggibili a membro del Parlamento, i sindaci dei Comuni con popolazione superiore a 20mila abitanti”, ha affermato.