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No al pasto da casa alla mensa scolastica

La Corte di Cassazione, tramite la sentenza delle Sezioni Unite, conferma la posizione dell’ANCI: la mensa a scuola garantisce l’uguaglianza formativa

31 LUGLIO 2019

È disponibile il testo della sentenza della Corte di Cassazione, Sezioni Unite n. 20504 datata 2 luglio 2019 e depositata il 30 luglio, nella quale la Corte ha stabilito che non esiste un “diritto soggettivo” a consumare alla mensa scolastica i pasti portati da casa.
“La sentenza della Cassazione è in linea con la posizione espressa in questi anni dall’Associazione dei Comuni che ha sempre ribadito l’importanza della refezione scolastica. La mensa a scuola è un servizio che ha una funzione educativa, in quanto ci si prende cura del benessere dei piccoli cittadini e cittadine, ma anche di socializzazione e di uguaglianza nell’ambito di un progetto formativo comune”. Ad affermarlo è il presidente della Commissione Istruzione, Politiche educativa ed edilizia scolastica dell’ANCI, Cristina Giachi”. I giudici della Suprema Corte hanno così accolto il ricorso del Comune di Torino e del ministero dell’Istruzione, ribaltando la sentenza della Corte di appello di Torino del 2016 che aveva consentito di portare il pasto da casa.