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Sottoscritto il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale: le principali novità in tema di lavoro pubblico

Nella giornata di ieri il varo del protocollo con il Premier Draghi, il ministro della PA e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil

11 MARZO 2021

Contrattazione collettiva e decentrata, relazioni sindacali, revisione dei sistemi di classificazione, formazione, sviluppo di carriera e lavoro agile al centro dell’accordo sottoscritto ieri a Palazzo Chigi, cd "Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale", tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e i Segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl), e Pierpaolo Bombardieri (Uil).

Il protocollo è stato sottoscritto il giorno successivo a quello in cui il Ministro Brunetta ha presentato, alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato, le linee programmatiche del proprio mandato e si pone in perfetta coerenza con esse. Nelle linee programmatiche si prende atto che “la Pubblica Amministrazione deve diventare un acceleratore della crescita economica e sociale, un catalizzatore della ripresa” e non invece un freno. Il capitale umano è “il tema chiave per il futuro del Paese e della nostra Pubblica Amministrazione. Sulle persone si gioca infatti il successo non solo del PNRR, ma di qualsiasi politica pubblica indirizzata a cittadini e imprese. Centrali sono: formazione, valorizzazione, organizzazione del lavoro, responsabilità”.
Queste le direttrici principali del "Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale".