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Contenimento Coronavirus: inefficaci le ordinanze sindacali contingibili e urgenti

Le misure di rilievo per la PA contenute nel decreto legge 2 marzo 2020, n. 9

5 MARZO 2020

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge datato 2 marzo 2020, n. 9 recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Tra le misure imposte dal provvedimento segnaliamo in particolare l’art. 35 recante “Disposizioni in materia di ordinanze contingibili e urgenti” all’interno del quale si afferma: “A seguito dell’adozione delle misure statali di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 non possono essere adottate e, ove adottate sono inefficaci, le ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza predetta in contrasto con le misure statali”.
“Il Governo ha fatto benissimo”. Il presidente di ANCI Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni plaude alla decisione di togliere ai sindaci la possibilità di emanare ordinanze in tema di Coronavirus. Una misura chiesta e voluta proprio dal presidente nazionale dell’ANCI Antonio Decaro.
“Io avevo già preparato le ordinanze, nel caso ci fosse stato bisogno – spiega Biffoni – Poi lo scenario è completamente cambiato, e rischiavamo una situazione paradossale: io chiudo le scuole, il Comune accanto chiude i teatri, io tengo aperti gli impianti sportivi, un altro sindaco no… una grande confusione. In questo momento bisogna mantenere i servi saldi ed è necessaria una cabina di regia unica, che attraverso la gradualità delle decisioni sappia fare delle scelte uniformi. Il virus non ha confini amministrativi. Noi siamo gelosi della nostra autonomia: ma in momenti come questi, in cui siamo alle prese con un fenomeno mondiale, andare tutti nella stessa direzione aiuta cittadini, imprese e Comuni a gestire questa situazione”.