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Ok del Garante Privacy al censimento permanente

Il monito del garante all'ISTAT: necessarie più tutele per i dati personali

12 FEBBRAIO 2020

L'ISTAT potrà procedere con i trattamenti necessari alla realizzazione del censimento permanente, ma dovrà adottare ulteriori misure per rafforzare la tutela dell'ingente mole di informazioni raccolte, in particolare migliorando le tecniche di pseudonimizzazione dei dati.

È questa la decisione del Garante per la Privacy, adottata (provvedimento del 23 gennaio 2020, n. 10) al termine di una lunga istruttoria che aveva portato nel 2018 l'Autorità a esprimere un parere non favorevole sul censimento permanente, previsto nel Programma statistico nazionale, e poi ad autorizzare la raccolta dei dati della popolazione, ma non il loro successivo trattamento, in assenza di una revisione del progetto.
Con quest'ultimo provvedimento, il Garante, analizzato il nuovo Piano generale di censimento (Pgc), autorizza l'Istituto nazionale di statistica a procedere con l'elaborazione dei dati raccolti. Nel corso della lunga interlocuzione, il Garante ha tuttavia rilevato ancora alcune criticità riguardo alle quali ha fornito precise indicazioni.