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Pubblicazione compensi dirigenti pubblici: "Non sospendere trasparenza. L'obbligo sia graduato"

La richiesta dell'ANAC: nel Milleproroghe una possibile svolta alla annosa questione

7 FEBBRAIO 2020

“Non sospendere la pubblicazione dei compensi” dei dirigenti della Pubblica Amministrazione. Con una segnalazione rivolta direttamente al Governo e al Parlamento, l’ANAC chiede di modificare il Decreto Milleproroghe (ora in fase di conversione), correggendo “imprecisioni e incoerenze che potrebbero dar luogo a notevoli criticità e dubbi interpretativi” in materia di trasparenza, al fine di evitare che venga congelata proprio la trasparenza su guadagni e redditi dei manager della PA.

La questione nasce, come segnalato su queste pagine, dal ricorso al TAR del Lazio presentato nel 2017 dal sindacato dei dirigenti e sfociato nel febbraio 2019 in una sentenza con cui la Corte Costituzionale ha stabilito che il diritto dei cittadini a conoscere compensi e patrimoni dei manager statali va sacrificato sull’altare del diritto alla privacy. Il Governo, con il Milleproroghe, ha deciso di adeguarsi congelando le sanzioni da 500 a 10mila euro e mettendo in cantiere un nuovo regolamento. L’ANAC fa tuttavia notare che la Consulta ha “sollecitato il legislatore a graduare gli obblighi di pubblicazione dei dati patrimoniali e reddituali in relazione al ruolo, alle responsabilità e alla carica ricoperta dai dirigenti”.