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La TARI non può essere esclusa dal calcolo del FCDE

25 OTTOBRE 2019

Dopo che i giudici contabili hanno più volte precisato che i mancati incassi certificati dal Fondo crediti di dubbia esigibilità non possono essere trasferiti sull’utenza, il Sindaco di un Comune prova a fare una domanda inversa, ossia se nel calcolo del FCDE possa essere escluso il calcolo della TARI stante le differenti soluzioni sul recupero dei crediti sull’utenza.

Secondo il Collegio contabile, però gli effetti contabili, a consuntivo, non sono solo quelli di riduzione della capacità di impegnare spesa, ma anche di creare apposite di riserve di valore da impiegare in futuro a fronte di eventi rischiosi per l’equilibrio di bilancio. Tecnicamente, il FCDE si traduce in un accantonamento che riduce la parte disponibile (Riga E) del risultato di amministrazione (art. 187 TUEL), con un duplice effetto: 1) diminuire la spesa autorizzabile nell’esercizio successivo tramite la quantificazione dell’avanzo/disavanzo di Riga E da applicare nel successivo bilancio di previsione; 2) creare una riserva in grado di rendere neutro, in futuro, l’eventuale stralcio di residui attivi inesigibili in senso economico.

Pertanto, il FCDE è un istituto che opera sul terreno “macro” del raggiungimento effettivo degli equilibri di bilancio, consentendo di raggiungere (o di programmare il raggiungimento) il saldo di equilibrio nella continuità degli esercizi finanziati.

La domanda posta dal Comune, proprio per le funzioni differenti tra la parte macro del FCDE e la parte Micro della TARI che comportano l’indipendenza dei due valori, non può che avere una risposta negativa. Pertanto, fermo restando i criteri di calcolo dell’importo minimo della TARI, resta inteso che sul piano dei saldi di bilancio, il Comune è tenuto a rispettare l’art. 162 TUEL e pertanto, se a causa delle svalutazioni effettuata su classi di crediti ragionevolmente individuati esso non è in grado di raggiungere il pareggio, dovrà comunque assicurare le risorse mancanti anche con la fiscalità generale. In altri termini, la scarsa riscossione della TARI non può essere isolata dal FCDE al fine della copertura del servizio, ma rappresenta un problema organizzativo dovuto all’incapacità organizzativa e ambientale di riscuotere che dovrà essere migliorata da parte dell’ente per raggiungere l’equilibrio della tariffa applicata all’utenza.